10 Piante Grasse che crescono molto rapidamente

Nel magico mondo del giardinaggio, le piante grasse occupano un posto molto speciale. Amate per la loro capacità di prosperare con poca manutenzione e di resistere a condizioni ambientali estreme, queste piante robuste e affascinanti rappresentano una scelta ideale per tutti, dai principianti agli esperti giardinieri.

Nonostante la comune convinzione che le piante grasse crescano lentamente, molte di esse, infatti, possono crescere molto rapidamente, dando un tocco di verde al tuo spazio in tempi sorprendentemente brevi.

In questo articolo, esploreremo dieci piante grasse che si distinguono per la loro rapidità di crescita. Dalle varietà più popolari a quelle meno conosciute, queste piante grasse ti sorprenderanno con la loro capacità di crescere rapidamente, aggiungendo un elemento di vivace bellezza al tuo giardino o alla tua casa.

10 piante grasse crescono velocemente

1. Echeveria pallida

Questa è una pianta grassa di raffinata bellezza e di delicata eleganza, che si distingue per le sue foglie ampie e piatte, disposte in un’aperta rosetta. Queste foglie presentano una forma sinuosa, che ricorda un cucchiaio o a volte più ondulata, e assumono un’incantevole tonalità di verde pallido che giustifica l’appellativo “pallida” attribuito alla specie. In presenza di luce solare abbondante, i margini delle sue foglie si vestono di rossastro, creando un contrasto spettacolare con la tenue tonalità della superficie. Durante l’inverno, questo colore rosso si manifesta anche nei suoi grappoli di fiori rosso-rosati, piccoli ma di grande impatto visivo.

Rispetto ad altre succulente, l’Echeveria pallida cresce a un ritmo notevolmente veloce. Può raggiungere un’altezza di 50 cm, mentre la rosetta può estendersi fino a un diametro di 25 cm, poggiata su un fusto unico e non ramificato. I suoi fiori, di un colore rosa vivace, formano un’infiorescenza alta fino a 90 cm. Questa pianta è policarpica, ovvero fiorisce più volte durante l’anno e, di solito, il periodo di fioritura si concentra nell’inverno. Tuttavia, la fioritura richiede molte risorse energetiche alla pianta, per cui alcuni giardinieri preferiscono rimuovere i gambi dei fiori.

L’Echeveria pallida richiede molta luce durante tutto l’anno, ma è importante proteggerla dai raggi diretti del sole, specialmente nelle ore più calde. Preferisce temperature moderate e non dovrebbe essere esposta a temperature inferiori a 10°C, quindi è consigliabile collocarla in luoghi riparati durante i mesi invernali.

Per quanto riguarda l’irrigazione, basta una moderata annaffiatura settimanale durante la primavera e l’estate, interrompendo completamente in autunno e inverno e solo quando il terreno è completamente asciutto. Infine, l’Echeveria prospera in un terreno ben drenato, ad esempio un mix di torba e pomice, che impedisce il ristagno dell’acqua.

2. Graptopetalum del paraguay

La Graptopetalum Paraguayense è una succulenta che si distingue per le sue dimensioni maggiori rispetto alla media delle sue controparti. La rosetta di questa pianta può crescere fino a un’altezza compresa tra 15 e 30 cm e una larghezza tra 20 e 50 cm, offrendo un considerevole spettacolo visivo.

Nel periodo primaverile ed estivo, questa pianta grassa regala fiori bianchi dall’aspetto stellato, impreziositi da accenti rossastri e sfumature gialle al centro. Generalmente, i Graptopetalum entrano in fioritura tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, con variazioni legate alle specifiche condizioni climatiche. Da sottolineare è il fatto che il Graptopetalum Paraguayense e il Sedum Stahlii sono stati utilizzati per l’ibridazione del Graptosedum Bronze, una succulenta particolarmente adatta ai principianti.

Al pari di altre succulente dalla tonalità simile, il Graptopetalum Paraguayense necessita di un’esposizione al sole diretto per almeno 4-8 ore al giorno. Quando si parla di irrigazione, questa pianta mostra la capacità di trattenere una considerevole quantità d’acqua nelle sue foglie e nei fusti, un tratto tipico delle succulente con foglie spesse.

Questa pianta è notevolmente versatile per quanto riguarda il substrato, purché questo permetta un efficace drenaggio per evitare l’accumulo d’acqua. Un clima ideale per il Graptopetalum Paraguayense si situa tra i 16 e i 27 °C, anche se la pianta può tollerare temperature più estreme, sia più alte che più basse.

Per quanto riguarda la propagazione, è possibile moltiplicare il Graptopetalum Paraguayense attraverso semi, germogli e talee di foglie o fusto. La pratica più frequente e fruttuosa è la propagazione per talea e per germoglio, anche se quest’ultimo avviene naturalmente e non può essere influenzato oltre alla cura della pianta.

3. Echeveria elegans

L’Echeveria elegans, comunemente nota come rosa d’alabastro, è una delle succulente più affascinanti e apprezzate al mondo. Se siete alla ricerca di un elemento che conferisca un tocco di esotismo al vostro giardino o balcone, questa pianta potrebbe essere la scelta ideale. Di seguito, vi forniremo indicazioni su come curarla per poter ammirare le sue foglie succulente e la sua fioritura raffinata. La rosa d’alabastro, o Echeveria elegans, è la varietà di echeveria più celebre e diffusa. Questa denominazione popolare deriva dalla sua affinità cromatica con la pietra di alabastro.

Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, questa pianta grassa è originaria del Messico. All’interno del genere Echeveria, sono presenti oltre 300 varietà, tutte caratterizzate da una notevole resistenza e un’attrattiva estetica. L’Echeveria elegans è una succulenta a crescita lenta che sviluppa fitte rosette acaulesi che si sviluppano direttamente a livello del suolo. Le sue foglie, di una tonalità verde-argentea o blu, sono spesse, ovali e carnose, fungendo da riserva d’acqua durante i periodi di siccità, elemento che ne aumenta la resilienza.

La fioritura dell’Echeveria elegans avviene dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, e si prolunga fino alla fine dell’estate. Da ciascuna rosetta si elevano steli rosa che producono fiori dalle tonalità rosa e gialla.

È generalmente consigliato rimuovere gli steli fioriti quando diventano vecchi e secchi, poiché rappresentano una fonte di usura per la pianta. La rosa d’alabastro è una specie molto resistente, tollerando temperature elevate (30ºC) e basse (-4ºC). Può sopportare le fluttuazioni di temperatura tra il caldo diurno e le lievi gelate notturne, a condizione che il substrato sia asciutto.

Nei climi caratterizzati da inverni particolarmente freddi, può essere necessario coltivare la rosa d’alabastro in ambienti interni, anche se il substrato rimane asciutto. Questo perché questa succulenta non tollera gelate eccessivamente severe. Essendo una pianta succulenta, l’Echeveria elegans non necessita di abbondanti irrigazioni. Prima di procedere all’innaffiamento, assicuratevi che il terreno sia completamente asciutto. In caso di incertezza, è preferibile errare per difetto piuttosto che per eccesso nell’irrigazione. La sua origine desertica le conferisce una notevole resistenza ai periodi di siccità.

Il substrato per queste piante dovrebbe essere leggero e con una buona capacità di drenaggio. In commercio, si possono facilmente trovare terreni già preparati specifici per cactacee o succulente, ma se lo desiderate, potete anche creare voi stessi il mix adatto.

L’Echeveria elegans non necessita di potature, tuttavia, è consigliabile eliminare i fiori e le foglie che appaiono appassiti per promuovere una crescita più vigorosa. Questa succulenta rappresenta una scelta eccellente per qualsiasi parte del giardino, grazie alla sua capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno e alla sua richiesta minima di cure, purché il terreno sia ben drenato. La sua bassa esigenza di acqua la rende ideale per zone rocciose o in pendenza.

L’Echeveria elegans è una pianta che si propaga facilmente attraverso la talea di foglia, grazie all’abbondanza di germogli che la circondano.

4. Acanthocereus tetragonus

L’Acanthocereus tetragonus, comunemente chiamato Fairy Castle, è un cactus colonnare altamente ramificato che non supera i 70 cm di altezza, originario dell’America centrale.

Il colore del suo fusto verde può variare a seconda dell’esposizione alla luce: tende a schiarirsi se esposto alla luce diretta del sole e a scurire in condizioni di luce ridotta. Il fusto presenta cinque angoli distinti, con numerose areole situate lungo i bordi. Ogni areola ospita numerose spine centrali di colore giallo e piccole spine radiali bianche.

La ramificazione è un tratto distintivo di questo cactus: ogni areola può generare un nuovo fusto, motivo per cui è possibile osservare un fusto centrale più grande con molti rami minori distribuiti lungo i suoi lati.

Per una crescita ideale, l’Acanthocereus tetragonus richiede temperature superiori ai 15°C. Non è particolarmente esigente riguardo al tipo di terreno, purché sia ben drenato. L’eccesso di umidità può causare una rapida decomposizione del cactus. L’irrigazione dovrebbe essere eseguita solo quando il terreno è asciutto, con una riduzione della frequenza durante l’inverno. Il rinvaso di questo cactus dovrebbe avvenire ogni 1-2 anni, a causa delle numerose radici profonde che sviluppa.

Per quanto riguarda la propagazione, si può ricorrere alla talea del fusto. È importante utilizzare un attrezzo ben affilato per il taglio e attendere una settimana affinché il taglio si cicatrizzi prima di piantarlo nel terreno. Dopo circa due settimane, dovrebbero iniziare a svilupparsi nuove radici.

5. Opuntia monacantha variegata

L’Opuntia monacantha variegata, con la sua affascinante tonalità marmorizzata, è un cactus di rara bellezza. È una variante dell’Opuntia monacantha, distinta da altri cactus per le sue venature bianche che la rendono unica. Originaria del Sud America, questa pianta può crescere fino a 2 metri di altezza in condizioni favorevoli, rendendola una candidata ideale per chi cerca una pianta d’effetto.

La coltivazione dell’Opuntia monacantha è piuttosto semplice e, con le adeguate attenzioni, può regalarvi splendide fioriture. Questo cactus fiorisce tra giugno e luglio, mostrando fiori di un giallo brillante molto appariscenti. L’Opuntia monacantha variegata ama i luoghi ben illuminati, ma preferisce non essere esposta direttamente ai raggi solari, specialmente nelle ore più calde della giornata.

Durante il periodo di crescita, va irrigata circa ogni due settimane, lasciando che il terreno si asciughi completamente tra un’irrigazione e l’altra. In inverno, entra in uno stato di riposo vegetativo simile al letargo, quindi l’irrigazione sarà quasi inutile.

Come le altre crassulacee, al momento del rinvaso avrà bisogno di un substrato molto drenante, costituito da sabbia e perlite. Questo è essenziale perché, come è noto, l’eccessiva umidità può essere dannosa per le piante grasse, in particolare se le radici rimangono a lungo a contatto con l’acqua. Un substrato ben drenante eviterà questo problema. Essendo una pianta proveniente dal Sud America, è abituata a climi miti. Pertanto, è importante proteggerla dalle correnti d’aria e dalle temperature inferiori a 12°C.

L’Opuntia monacantha variegata non è solo un cactus esteticamente unico per la sua apparenza marmorea, ma offre anche un ulteriore vantaggio. Come altre piante della sua specie, è in grado di assorbire le onde elettromagnetiche emesse da dispositivi elettronici come tablet, telefoni e computer. Questo la rende un’aggiunta ideale alla scrivania del tuo ufficio.

6. Graptoveria Titubans

Conosciuta comunemente come “pianta di porcellana”, la Graptoveria Titubans è un ibrido creato negli Stati Uniti attraverso l’incrocio tra Graptopetalum paraguayense ed Echeveria derenbergii. Per tale ragione, presenta steli tendenzialmente lunghi e rosette simili a quelle delle Echeveria, caratterizzata da un aspetto compatto. I suoi steli sono robusti e striscianti, di un colore grigiastro, e si diramano abbondantemente dando origine a nuove piante.

Con la crescita della pianta, è comune che i fusti perdano foglie, per poi sviluppare nuovi steli e rosette. Di norma, non supera i 15 cm di altezza, ma tende a diffondersi ampiamente grazie alla sua ramificazione, rendendola una succulenta ideale per balconi o in composizioni ricadenti. Le sue rosette compatte variano da 6 a 10 cm di diametro, con foglie arrotondate che terminano in un apice puntuto. La loro tonalità grigio-verde risulta molto accattivante.

I fiori si sviluppano in infiorescenze laterali che presentano un appariscente peduncolo. Sono di forma campanulata, con una corolla giallo-arancio e molti stami interni. Questa pianta è apprezzata per la sua facilità di manutenzione, rendendola ideale per chi si avvicina al mondo delle succulente. Per una crescita ottimale, la Graptoveria Titubans necessita di molta luce. In climi temperati, può sopportare l’esposizione diretta al sole, ma nei climi caldi estivi deve essere protetta dal sole a mezzogiorno per evitare bruciature. In condizioni di scarsa luce, la pianta può soffrire.

Richiede climi caldi o temperati e non tollera bene il freddo. Se la temperatura scende sotto i 10°C, la pianta deve essere riparata. Il suo range ideale di temperatura oscilla tra i 15 e i 25°C. Necessita di un substrato ricco di materia organica con un’aggiunta di sabbia grossolana per assicurare un buon drenaggio. Se il substrato rimane troppo umido, la pianta rischia di marcire. È consigliabile utilizzare, se possibile, un substrato specifico per piante grasse. Nonostante sopporti brevi periodi di siccità, non è salutare lasciare il substrato asciutto per lungo tempo. Per risultati migliori, è consigliato irrigare dopo che il substrato si è completamente asciugato, evitando di bagnare le rosette.

Durante l’estate, l’irrigazione dovrebbe essere più frequente a causa delle temperature più elevate. In inverno, invece, le annaffiature devono essere ridotte, procedendo solo quando la pianta ne ha effettivamente bisogno. L’acqua dovrebbe essere distribuita direttamente sul substrato, evitando di inumidire le foglie per prevenire la marciume.

7. Graptoveria Fred Ives

La Graptoveria Fred Ives, spesso erroneamente chiamata Graptosedum Fred Ives, è una pianta succulenta ibrida risultante dall’incrocio tra Graptopetalum Paraguayense ed Echeveria Gibbiflora, entrambe native del Messico. La sua particolarità risiede nella facilità di propagazione e nelle sue foglie multicolori, un aspetto che non solo la rende esteticamente piacevole, ma anche molto ambìta dai collezionisti, poiché tale caratteristica non è così diffusa.

In questa guida, fornirò tutte le informazioni che servono per comprenderne le proprietà, le esigenze di cura e i metodi di propagazione. Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, la Graptoveria Fred Ives si sviluppa in rosette con foglie lucide che presentano sfumature di blu, verde, viola e arancione, se esposta al sole o durante i mesi invernali. Se coltivata in ombra, le sue foglie tendono ad assumere una colorazione più verde con minori sfumature di blu, viola e arancione.

Questa è una succulenta di grandi dimensioni che può raggiungere una altezza e larghezza di 30-40 cm. In tarda primavera e soprattutto in estate, produce fiori piccoli e stellati di colore giallo e arancione al centro, che emergono da lunghi steli floreali di 30-50 cm.

Per garantire una crescita sana della Graptoveria Fred Ives, è consigliabile esporla direttamente al sole per almeno 5-6 ore al giorno, in modo da mantenere la compattezza delle foglie e prevenire l’eziolamento. Per quanto riguarda l’irrigazione, essendo dotata di foglie larghe e spesse, la Graptoveria Fred Ives è una succulenta capace di trattenere una grande quantità di acqua sia nei fusti che nelle foglie.

La regola generale suggerisce di aspettare che il substrato sia completamente asciutto prima di irrigare nuovamente. Evitare di innaffiare se il substrato è ancora umido, poiché ciò potrebbe causare la marciume o danni irreparabili alla pianta.

La Graptoveria Fred Ives, come la maggior parte delle piante grasse, si adatta bene a qualsiasi substrato, purché assicuri un buon drenaggio per evitare l’accumulo di acqua. Per un’ottima crescita e fioritura, la Graptoveria Fred Ives preferisce temperature tra i 18 °C e 26 °C. Tuttavia, può tollerare temperature più alte o più basse.

Infine, la Graptoveria Fred Ives è una succulenta molto produttiva che può essere propagata tramite foglie, germogli o semi. I metodi più comuni ed efficaci sono la propagazione per foglie e per germogli, sebbene quest’ultimo avvenga naturalmente e non richieda interventi specifici oltre alla cura generale della pianta.

8. Senecio Rowleyans

Questo Senecio è una pianta succulenta perenne, dal caratteristico portamento ricadente, caratterizzata da steli lunghi e sottili avvolti da foglie cilindriche, carnose e verdi.

Queste foglie fungono da riserva d’acqua, consentendo alla pianta di resistere durante i periodi di siccità. Il fascino di questo Senecio risiede proprio nel suo portamento pendulo, con sottili steli ricoperti da foglie carnose, che le conferiscono un aspetto unico e originale. Essendo una pianta succulenta, il suo mantenimento è relativamente semplice. Richiede spazi luminosi, ventilati e temperature moderate e stabili per tutto l’anno.

Le irrigazioni dovrebbero essere moderate, assicurandosi che il substrato si asciughi completamente prima di procedere con l’annaffiatura successiva. Sebbene si tratti di una pianta robusta e di facile coltivazione, l’errore più comune che può condurre al suo deperimento è un’irrigazione eccessiva. L’acqua in eccesso è il principale nemico di questa succulenta ricadente, quindi durante il trapianto, è fondamentale creare una base drenante consistente sul fondo del vaso, utilizzando ghiaia vulcanica, frammenti di tegole o cocci rotti.

Così facendo, l’acqua in eccesso verrà rapidamente eliminata durante l’irrigazione del Senecio, prevenendo danni causati da ristagni d’acqua.

9. Kalanchoe Fedtschenkoi

Kalanchoe fedtschenkoi o Bryophyllum Fedtschenkoi è una specie del genere Kalanchoe originaria del Madagascar. Si trova allo stato selvatico nel sud degli Stati Uniti d’America. La Kalanchoe fedtschenkoi è una pianta grassa di facile manutenzione. Raggiunge un’altezza da 30 a 80 centimetri. Presenta fusti rotondi, da cui spuntano foglie semplici, di forma ovale, con margine leggermente dentato. Le foglie sono di colore verde-bluastro e i bordi sono bianchi e rosa.

Fiorisce in primavera. Produce fiori tubolari che pendono verso il basso, con corolla arancione. È una pianta succulenta a crescita abbastanza rapida. Questa specie di kalanchoe emette radici aeree. I punti principali che devi tenere in considerazione per coltivare con successo la tua succulenta Kalanchoe fedtschenkoi.

Questa succulenta ha bisogno di molta luce. È conveniente posizionarlo in un’area in cui il sole lo colpisce direttamente. Tollera il freddo ma non resiste al gelo. Necessita di poche annaffiature in quanto è molto sensibile all’acqua in eccesso.

Dovremo annaffiare solo quando il substrato è completamente prima di annaffiare di nuovo. Dobbiamo utilizzare un substrato con un buon drenaggio. Se possibile, dovrebbe contenere una buona percentuale di substrato minerale.
Si riproduce tramite polloni che compaiono sui suoi fusti o sulle foglie che lasciamo riprodurre. Quando la foglia è fuori dalla pianta e sul substrato, emette i polloni. Questi polloni emetteranno quindi radici e potranno crescere come piante indipendenti.

10. Sedum Rubrotinctum

Originario del Messico, il Sedum Rubrotinctum è una pianta succulenta conosciuta con diverse denominazioni in Spagna e in vari paesi dell’America Latina: Seta Rossa, Dita, Sedum Rosso, Gioia Pasquale. Questo esemplare è il risultato dell’ibridazione di due celebri piante grasse messicane: Sedum pachyphyllum e Sedum stahlii.

Le sue foglie sono carnose, di forma ovale, e ricordano piccoli fagioli. Crescono lungo steli sottili e sono generalmente di un verde chiaro. Tuttavia, durante periodi di siccità e di esposizione diretta al sole, le punte delle foglie si colorano di rosso intenso. La pianta produce in primavera piccoli fiori gialli a forma di stella.

Le piante della famiglia Sedum sono note per la loro tolleranza a un’ampia varietà di condizioni, rendendo il Sedum Rubrotinctum ideale per essere coltivato in diversi ambienti, sia in giardino, che in casa o su una terrazza.

Il Sedum Rubrotinctum cresce meglio in aree con abbondante esposizione diretta al sole. In generale, tollera bene i climi caldi e secchi e può resistere a brevi periodi di gelo e a temperature al di sotto dello zero. Il suo principale nemico è l’umidità eccessiva. È quindi fondamentale utilizzare un substrato con buone proprietà di drenaggio per prevenire il marciume della pianta.

Si consiglia un’irrigazione abbondante ma poco frequente. Assicurarsi che il substrato sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente. Durante l’inverno, le annaffiature dovrebbero essere ridotte al minimo. Evitare di bagnare foglie, steli e fiori durante l’irrigazione. La pianta richiede un substrato con un buon drenaggio per prevenire problemi di umidità. Il Sedum Rubrotinctum ha bisogno di molte ore di luce. Preferisce la luce diretta, ma può crescere anche in penombra.

Le piante della famiglia Sedum si riproducono naturalmente con facilità. Ogni pianta “madre” produce intorno a sé nuove piante, chiamate polloni.

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